Arteterapia

“La maschera ci protegge e ci permette di accedere alla nostra interiorità: chi c’è dietro alla maschera? La maschera esalta la dialettica tra ciò che è occulto e ciò che si svela, tra ciò che è nascosto e ciò che è mostrato, attraverso un processo di mascheramento e smascheramento. Ciò che caratterizza l’utilizzo della maschera è la possibilità di creare uno spazio di destrutturazione che permetta ai contenuti ed ai ruoli del soggetto di ricombinarsi/ristrutturarsi in una nuova forma”

(Mario Buchbinder)

L’arte è cura. Può aiutare e facilitare processi di svelamento, crescita personale, benessere.

Colori, disegni, materiali artistici, ma soprattutto marionette, figure, maschere, hanno esercitato su di me, fin da quando ero piccola, una seduzione potente.

Costruire personaggi, immaginare e mettere in scena storie ed emozioni, personali e collettive: questa la mia passione, questo il sogno che mi ha accompagnato negli anni e che continuo a inseguire anche nei miei corsi di arteterapia. Una porta artistica verso innumerevoli mondi, uno dei quali vive dentro di me.

Le mani sono un ponte magico che permette di esprimere e comunicare il proprio sé attraverso qualcosa di esterno, di altro, e di dare anima all’inanimato. L’arte rivela il suo potere come medium comunicativo, proiettivo e identificativo, nelle relazioni d’aiuto e nel mondo educativo e del disagio.

Il mio lavoro di arteterapeuta è focalizzato soprattutto sull’uso di codici e linguaggi del Teatro di Figura, ma sperimento e arricchisco le esperienze e i percorsi che propongo con materiali, strumenti e tecniche diversificati.

Dalla realtà della creazione artistica alla sua rappresentazione con animazioni video e stop motion: l’arte è cura, perché non pone confini.